lunedì 20 febbraio 2012

Love at the First Sight: Arne Jacobsen

Arne Jacobsen
110 anni fa nasceva il più grande architetto e designer danese, Arne Jacobsen, noto forse più per alcuni evergreen come le celebri sedie, che non per le costruzioni che realizzò.  Il suo design, considerato avveniristico negli anni '50, è poi diventato un classico ed i suoi pezzi, eleganti ed intramontabili, sono icone del XX e XXI secolo.
Arne Jacobsen nacque nel 1902 a Copenhagen. Da bambino desiderava diventare pittore, iniziò come apprendista muratore,  ma suo padre scelse per lui la carriera di architetto. Fu così che studiò alla Reale Accademia delle Arti di Copenhagen presso la quale si diplomò nel 1927, e dove in seguito, eserciterà come Professore (1956-1965).

Per quanto isolata fosse la natia Danimarca nella sua tradizione neoclassica, Jacobsen ebbe fin da giovane nuove esperienze: da studente, nel 1925, vinse una medaglia d’argento per una sedia che venne esposta all’"Exposition Internationale des Arts Décoratifs" di Parigi del 1925, dove vide il padiglione dell'Esprit Nouveau" di Le Corbusier rimanendone estasiato.  Proprio ispirandosi ai lavori di Le Corbusier e degli architetti razionalisti che ebbe occasione di vedere durante una visita a Berlino (1927-28), nel 1929 vinse il primo premio al concorso dell'Akademisk Arkitektforeningen per una «casa del futuro» progettata con Flemming Lassen.

Fanatique Chair 1946
Le più interessanti opere di questo periodo sono il complesso di Bellavista presso Copenaghen (1930-1935) che comprendeva un nucleo residenziale, un teatro, i bagni, con eleganti cabine e chioschi, un ristorante; la Casa Stelling a Copenaghen (1937-1938) e i municipi di Aarhus (1939-1942, in collaborazione) e di Søllerød (1940-42). Il periodo successivo a quello del conflitto mondiale, caratterizzato da un pressoché totale isolamento, fu per Jacobsen di grande incertezza e solo con il progetto delle case a schiera Søholm (1946-1950) egli confermò la sua posizione di primo piano tra gli architetti danesi suoi contemporanei. Di origine ebraica, anche se non praticante, fu poi costretto nel 1943 ad abbandonare la Danimarca insieme al suo amico Poul Henningsen, rifugiandosi in Svezia dove si occupò soprattutto di design di tappezzerie e stoffe.


Grand Prix chair
Tornato in Danimarca nel '49, aprì il suo studio a Hellerup, nei sobborghi di Copenhagen, si dedicò sia alla progettazione architettonica, sia al design e partecipò a numerosi concorsi, ottenendo nel 1961 il Grand Prix d'Architecture et d'Art. Le sue prime opere furono influenzate oltre che da Le Corbusier, anche da Gunnar Asplund e da altri grandi architetti del Movimento Moderno, come Ludwig Mies van der Rohe.





Grazie ad una fruttuosa collaborazione con la ditta danese Fritz, Arne ideò la sua prima sedia per la casa farmaceutica Novo Nordisk, la 3100 detta Ant (formica) del 1952, il cui prototipo è esposto al MoMA di New York. Si tratta di una sedia costituita da un guscio sagomato di ben nove strati di compensato di faggio, di cui gli ultimi due doppiati con un foglio di lino e tre gambe in sottile tubolare metallico. Era evidente che Jacobsen si fosse orientato sull'esempio dell'americano Charles Eames per l'uso del compensato ricurvo, ma il carattere dell'oggetto era chiaramente scandinavo. Grazie al successo della 3100 Jacobsen ideò la serie 7: partendo dallo stesso stampo creò infinite varianti, con diverse essenze naturali e laccature in centinaia di colori, con braccioli, rivestita, con unica gamba fissa, a quattro gambe.

Ant Chair

Tra il 1956 e il 1960 diventa professore di architettura presso la Reale Accademia delle Arti di Copenhagen e realizza importanti opere architettoniche: la scuola di Munksgard (1952-1956), il palazzo Jespersen (1955) e il palazzo SAS (1959), ambedue a Copenaghen, e il municipio di Rødovre (1955), pregevole esempio di costruzione in acciaio e vetro: con quest’ultimo si contrappose con forza alla tradizione architettonica dominante in Danimarca, ai materiali da costruzione naturali, legno e mattone, e alla tradizionale preferenza per il colore. Sempre di quel periodo sono l'Air Terminal SAS e l'Hotel SAS di Copenhagen per il quale disegna ogni particolare:

- le poltrone Egg (3315, 3316, 3317) del 1958 sempre prodotta dalla Fritz Hansen è una grande e prestigiosa poltrona, originariamente in imbottito in pelle con base in acciaio, in seguito, dietro insistenza di Jacobsen, rivestita in tessuto, nella versione più economica;
Egg Chair

- la poltroncina Swan (3320) del 1958 Fritz Hansen realizzata in imbottito, foderato in pelle o tessuto, con gamba in alluminio e ferro;

Swan Chair






- le luci create per Louis Poulsen:  pendant del 1957  in alluminio laccato, con diffusore in vetro opalescente, Lamp del 1957/1960, Chassy in alluminio laccato e braccio in tubolare d'acciaio, con base in ghisa, prodotta in differenti varianti, piantana, da tavolo, a muro, e due dimensioni differenti, grande e piccola;


- Gli arredi da bagno per I. P. Lunds e il sistema di rubinetti Vola del 1969, ad oggi in produzione, con un miscelatore che anticipa di anni un tipo oggi diffuso di rubinetto;

Serie Vola

- le posate della serie AJ per Stelton e Michelsen, in acciaio inox, insuperato prototipo di questa tipologia d'oggetto e il sistema di oggetti da tavola Cylinda-Line della Stelton del 1967 in acciaio inox. Il sistema comprende cestello del ghiaccio, con pinze, brocche di vario tipo, teiera, caffettiera, zuccheriere, contenitore per sale e pepe, posacenere...


- I tessuti per August Millech, Crautex e C. Olesen;



Arne Jacobsen era un perfezionista che curava personalmente tutti i dettagli di un progetto. Aveva la capacità di pensare ad interi ambienti in cui i vari elementi fossero perfettamente integrati fra loro a formare un unico, armonioso insieme.

Oxford Chair
Negli anni '60 realizza diversi progetti all’estero tra i quali l'ambasciata danese a Londra e il collegio di S. Catherine a Oxford, su cui Jacobsen ha piena libertà creativa, concepito, come altre sue opere precedenti, come un insieme totalmente integrato. Jacobsen combinò forme scultoree e organiche con le tradizionali caratteristiche del design scandinavo, integrità dei materiali e delle strutture, producendo design semplici, eleganti e funzionali dotati di un fascino straordinario che dura nel tempo. Per l'occasione disegna la poltrona Oxford, originalmente in legno e successivamente sviluppata in versione imbottita e rivestita.

Altri importanti progetti furono il palazzo del parlamento di Islamabad, in Pakistan (1962), una casa di cura, il municipio e un teatro a Castrop-Rauxel, in Germania (1966-1967), gli uffici della HEW ad Amburgo (1970) e l'ambasciata danese a Londra (1970-1977). Nel 1971 iniziò la realizzazione della Banca Nazionale Danese che verrà completata nel 1978, sette anni dopo la sua morte. L'edificio di sei piani è caratterizzato da un atrio alto 20 metri. L'interno, una delle ultime opere di Jacobsen, mostra la maturità e la sicurezza del grande architetto - designer.  In un'intervista rilasciata al Danish daily Politiken nel 1971, anno in cui morì, Arne Jacobsen disse: "Quasi ogni volta che realizzo un edificio, alcune persone lo manderebbero diritto all’Inferno. Nel 1934, quando la Stelling's House fu terminata, un giornale scrisse che sarei dovuto essere interdetto all’architettura per la vita. Quando il SAS Royal Hotel fu inaugurato, un periodico promosse un concorso per l'edificio urbano più brutto, ed io vinsi il 1° premio per la costruzione del SAS. Naturalmente, uno è sconvolto per le critiche che si ricevono, quasi sempre, quando appare qualche cosa di nuovo".

Alla morte di Arne Jacobsen raccolgono l'eredità dello studio i suoi soci d'allora Hans Dissing e Otto Weitling. Nasce così nel 1971 Dissing+Weitling, studio che ancora esiste e ha sede in Copenaghen.

2 commenti:

  1. Essendo ignorantissima in materia mi piace molto tuffarmi in questi tuoi articoli per imparare un sacco di cose.
    La poltrona Egg la vorrei nel mio studio (di cui dicevo in altro post che per ora esiste solo nei miei sogni!) con la libreria di fronte vicino all'impianto dell'audio per i momenti di relax. :oD

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