venerdì 29 giugno 2012

Paola Navone at Home in Paris

Paola Navone ha realizzato questo grande appartamento ispirandosi ai suoi numeriosissimi viaggi, alla sua anima perennemente in movimento.

E' un mix incredibile di follia, ecclettismo, nonchalant, allegria, leggerezza ed energia quello che si respira in questi ambienti....  buon viaggio...



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ciao, a presto,
Marta

mercoledì 27 giugno 2012

Design Tricolore: Forza Azzurri!

Domani ci sarà la temutissima semifinale di calcio Italia-Germania degli Europei 2012.
Non sono una grande appassionata di calcio, ma mi piace il senso di Nazionale che si respira, anche se di breve periodo. Così mi è venuto in mente di riproporre quegli arredi creati in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, sperando che sia anche di buon auspicio.
Dal 2010 al 2011 è stato un tripudio di Tricolore: ogni oggetto e creazione parlava di unità e di senso patriottico. Il settore del mobile e del complemento non è stato da meno di altri nel proporre elementi che, indubbiamente, contribuissero a far parlare di sè anche l'azienda produttrice.
Natuzzi, già in occasione dei mondiali di calcio 2010, aveva lanciato una nuova limited edition: la Sound Tricolore, la poltrona con sistema audio integrato, diventata ormai icona di design e comfort.


A sinistra poltrona limited edition di Adrenalina in skay con i colori della bandiera.
A destra, invece, sempre in versione tricolore, c'è Vermelha di Edra (design Fernando e Humberto Campana). Una poltrona avvolgente, con struttura d’acciaio verniciato con polveri epossidiche. Una curiosità: per costruire questa seduta sono state necessarie cinquecento metri di corda speciale con anima d’acrilico rivestita di cotone, varie giornate di lavoro manuale e un’alta specializzazione nell’intreccio.


Frigorifero monoporta di Smeg.
Di Meritalia è, invece, la seduta ispirata alla Fiat 500 disegnata da Lapo Elkann. Si chiama Panorama: la parte frontale riprende la scocca delle vecchia 500; seduta e schienale, invece, sono in poliuretano tricolore. Se la metti in salotto e ci organizzi intorno un pic nic ti sembrerà di essere open air.

Unica ed unitaria è la monumentale opera concettuale e di design di Gaetano Pesce per Cassina: 61 tavoli, come il 1861, anno in cui si compie l'Unità d'Italia. Ognuna di queste opere è un pezzo ideale della nostra terra. Perché se un giorno si potessero unire e mettere uno accanto all'altro si ricostruirebbe la forma di un'Italia, di 25x20 metri, con le sue frastagliate frontiere di terra e di mare, le sue numerose isole e il suo profilo inimitabile, poetico omaggio alla patria della creatività e dell'arte. Una vastissima opera, unica al mondo, frutto del connubio tra idea del progettista e arte del fare. Ogni tavolo è composto di resine innovative colate nei tre colori della bandiera italiana con un processo di produzione assolutamente all'avanguardia che ha reso possibile ottimizzare il risultato finale, riducendo il peso complessivo e ottenendo effetti di miscelazione casuali e affascinanti che rendono ogni tavolo un'opera originale. Un'altra particolarità riguarda le gambe del tavolo che, essendo indipendenti una dall'altra, permettono un ancoraggio nelle sedi del piano e una libertà di orientamento secondo le preferenze. Sessantuna è un'opera concepita per ripercorrere storicamente l'Unità d'Italia. Tutti i tavoli, firmati da Gaetano Pesce, sono numerati nell'ordine storico in cui i singoli territori entrano a far parte del nuovo Stato. Ogni tavolo ha la sua rilevanza storica, incluse le sue isole, fuori scala, che sottolineano ogni importante contributo al concetto di unificazione.

Appendiabiti tricolore Aster disegnato da Alessandro Dubini per Zanotta vincitore, tra l'altro, del Good Design Award 2010, premio conferito dal Chicago Athenaeum ai migliori prodotti di design e di grafica dell'anno.
Panchetta ROW, disegnata da Paolo Ulian per Officinanove. 


Infine, il divano Flap di Edra, disegnato da Francesco Binfarè, in pelle tricolore.



Ciao, a presto
Marta

lunedì 25 giugno 2012

Love at the First Sight: Paola Navone

Paola Navone, torinese d'origine e milanese d'adozione, si vuole definire, prima di tutto, cittadina del mondo. Laureata nel 1973 presso il politecnico di Torino, ha fatto parte di movimenti di avanguardia come Alchimia e Memphis. E' stata tra gli animatori della rivista Modo con Alessandro Mendini.
 
Nei primi tempi inizia con la ditta Abert ed i suoi laminati e scopre la passione per la decorazione delle superfici rigide. Negli stessi anni, insieme alla ricerca per il Centro Studi Domus sul tema “Industria e decoro”,  inizia la collaborazione con Alchimia e con Sottsass, Branzi, Guerriero.
Knoll International le chiede di progettare una serie di mobili. Nell’82-84 progetta oggetti per Alessi, partecipa alla ricerca di Guido Jannon sul tema dell’innovazione insieme al gruppo marketing advance di Régie Renault. Tiene lezioni alla facoltà di architettura di Reggio Calabria (decoro industriale) e Firenze (il progetto della superficie), mentre nell’84 tiene un corso sulle tendenze del design a stilisti di moda del C.P.F di Modena e collabora con la Società Immagine Industriale nel settore dell’evoluzione del prodotto nei settori tessile, ceramico e del mobile.

Tra il 1985 e il 1988 avviene una svolta nel suo approccio alla creatività: diventa consulente per la costruzione dell’immagine e del prodotto di Filippine, Indonesia, Malesia, Thailandia per conto di Unido e Banca Mondiale. Da questa attività scaturiscono mostre, convegni, consulenze. Sempre nel 1988, con Giulio Cappellini crea Mondo (dal design di mobili e oggetti al progetto immagine, dal marketing alla gestione dello staff creativo).

Tra il 1988 e il 1998 “esplode” la sua creatività in moltissime iniziative legate al design, alla decorazione d’interni, alla progettazione, e culmina con l’entrata nel mondo della moda: in Piazza Sempione, come già per Mondo sviluppa il concept del marchio, dei punti vendita, della show-room, a Milano (con show-room a Roma, Dusseldorf e Tokyo).

Dal 1995 al 1999 inizia la collaborazione con diverse aziende prestigiose dell’arredo italiano, collaborazioni che si fanno ancora più numerose a partire dal 2000. Oggi, con felice disinvoltura si muove tra i ruoli di architetto, designer, art director, arredatrice, curatrice di esposizioni ed eventi, per una committenza selezionata, tra cui: Abet Laminati, Gervasoni, Armani Casa, Piazza Sempione, Cappellini Mondo, Driade, Orizzonti, Casamilano, Salviati bijoux, Egizia, Baxter, Poliform, Viva, Falper, Arcade, Casamilano, Lando, Antonangeli, Dada, Molteni, Natuzzi, Roche Bobois e Swarovski. Per alcuni di loro segue personalmente la programmazione e lo sviluppo dei prodotti, la cura dell’immagine e dei cataloghi, l’allestimento di mostre ed eventi.

Schietta, sognatrice, eclettica, curiosa, cosmopolita, grande viaggiatrice: la appassionano le tecniche artigiane. Anche quelle orientali, che ha conosciuto vivendo a lungo tra Indonesia, Malesia, Thailandia. Nella sua anima convivono sapori e colori dell'Oriente, conosciuto, amato, frequentato, unite al gusto e alle forme dell'Occidente, ricco di tradizioni, aperto, in movimento.

E’ interior decorator delle sue case nel mondo, di un ristorante ad Atene, uno a Mykonos, degli showroom di Piazza Sempione a Milano, Düsseldorf, Roma, Tokyo, San Petersburgh e Mosca, Vienna , New York e Las Vegas. Dell’Illy Bar Concept e del ristorante “Pane e Acqua” di Milano. Il nuovo ufficio di Art Trading a Mosca. Infine, dei negozi Dodo per Pomellato in Italia, Europa e USA.




Ciao, a presto,
Marta

venerdì 22 giugno 2012

Da Vecchia Stamperia a Loft

Una vecchia stamperia è stata affidata allo studio Kavac che lo ha trasformato in un loft diafano, dove non esistono porte e la fluidità degli spazi è totale. i cinque metri del soffitto ha permesso l'aggiunta di due piani: nel piano mediano c'è lo studio e l'angolo gioco dei bimbi, nel secondo è alloggiata la zona notte.

L'ingresso è dominato da una stampa XXL di un mappamondo, acquistata dal negozio online del National Geographic (www.shop.nationalgeographic.com).


Molto design nella zona giorno: sofá di Le Corbusier, panca in legno Ripples, prodotta da Horm e disegnata da Toyo Ito, lampada Arco di Castiglioni, poltrona Barcelona nella versione in pelle di mucca. Lampada vintage.


La calda luce proveniente dal giardino illumina l'ingresso, arredato con una classica cassettiera. Poltrona Barcelona di Mies Van der Rohe. Lampada da terra Ikea.


Davanti all'ampia libreria Ikea, la zona pranzo, composta da un tavolo bianco prodotto su disegno della proprietaria. Sedie in vimini Ikea, lampada Arco di Castiglioni.


Gli anni '60 aleggiano in ogni stanza: oltre agli arredi di design, una carta da parati che richiama i disegni dell'epoca e un mobile vintage anni '30 acquistato e recuperato dalla proprietaria. Originale la scaffalatura Elipsis.


La cucina con isola...


Si scorge il piano mediano dove è stato ricavato lo studio e una zona giochi per i bimbi, che comunica con la zona giorno a cui si accede dalla scala accanto alla zona pranzo: in questo modo i bimbi sono costantemente vigilati dagli adulti...


Dalla scala in legno del corridoio si accede al secondo piano. Nella camera padronale letto e comodini d'epoca; per allegerire l'ambiente una parete è stata decorata con carta da parati modello Galaxia di Sophie Leblanc. Lampada Tolomeo di Artemide.


Nel bagno di servizio della camera padronale convivono il legno delle travi rimesse a nuovo, mattoni originali lasciati a nudo e la pietra utilizzata per pavimento e rivestimenti. Rubinetti a parete e lavabo Duravit di fattura contemporanea.
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ciao, a presto,
Marta

mercoledì 20 giugno 2012

Teenagers' Bedroom: il regno delle ragazze

Continua il percorso nella ricerca delle soluzioni più creative che ho visto per le camere delle ragazze, dopo quelle per le nursery (qui) e per i bambini (qui) e dei ragazzi (qui).

Cosa vogliono le ragazze? E' un'età molto difficile, stanno affrontando il passaggio dall'età infantile a quella adulta... vogliono sentirsi grandi ed essere trattati da donne, ma hanno anora moltissimi aspetti fanciulleschi... E questo, naturalmente si dovrebbe riflettere nell'arredo del loro regno, la cameretta, dove possono essere quello che vogliono, senza essere sorvegliati dai "vecchi"...

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Marta
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