mercoledì 7 dicembre 2011

Oggetto del Desiderio Nr 6: Bubble Chair

Ho sempre amato, sin da bambina, le bolle di sapone. Anche adesso, mi diverto un mondo a farle per le mie nipotine e osservare come ognuna di queste bolle ha una sua luce, personalità, colori...
Forse per questo, forse per altro ancora, mi piace da impazzire l'Oggetto del Desiderio di oggi: la sedia Bubble Chair progettata da Eero Aarnio nel 1968 in Finlandia.
Prima è nata la Ball Chair, o Globe Chair, disegnata ispirandosi alla forma geometrica più semplice: la sfera, tagliandone via un pezzo e fissandola a terra in un punto specifico. Eero Aarnio aveva così ottenuto una seduta dalla forma assolutamente non convenzionale: una sorta di “stanza in una stanza” che poteva offrire un’atmosfera accogliente e riposante, al riparo dai rumori esterni; in pratica, uno spazio privato per rilassarsi e, per un attimo, lasciare il mondo "fuori". La possibilità di ruotare sul proprio asse, offriva, inoltre, all’utilizzatore la possibilità di guardarsi intorno, evitando di essere completamente escluso dal mondo esterno.

Poi venne la Bubble Chair. Di questa Aarnio dice: "Dopo aver realizzato la Ball, volevo avere un po’ di luce all’interno e mi venne quindi l’idea di una sfera trasparente in cui la luce entrasse da ogni direzione. L’unico materiale adatto era l’acrilico, che poteva essere riscaldato e soffiato, come una bolla di sapone. Aggiunsi un anello di acciaio ed un paio di cuscini chiari, in modo che non spezzasse l'idea di trasparenza. Il nome venne quasi automaticamente: Bubble". Poichè non era possibile creare un piedistallo trasparente, l'unica possibilità consisteva nell'appenderla al soffitto: ed ecco la meraviglia!
Bubble Chair è considerata un classico del design, da quando è stata lanciata nel mercato ha suscitato curiosità e meraviglia ed è stata testimonial di servizi pubblicitari, e scene di film; riesce a coniugare l’estetica con l'esigenza della comodità, non solo bellezza, ma anche comfort. Ed è uno di quegli oggetti che riescono a conferire anche ad un arredamento tradizionale un tocco di pura creatività, è al tempo stesso essenziale e sfacciata, viene dal passato, ma sembra la seduta del futuro.
Un giorno sarà mia (spero!) J
ciao, a presto,
Marta

6 commenti:

  1. L'ho vista in una versione "easy", piena di cuscini colorati e tutti diversi sul numero di CasaFacile di novembre... e mi è piaciuta tanto tanto!
    Sognare, almeno quello per ora, non costa niente!

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  2. Ciao carissima!
    mi ricordo di quella foto, in effetti ero indecisa se postarla o no, alla fine ne ho trovata un'altra di Casafacile....
    I sogni servono!! ci tengono vive e ci danno la forza per migliorarci!
    Un abbraccio,
    M.

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  3. Gracias Atelier, un abrazo fuerte,
    M.

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