martedì 10 gennaio 2012

Love at the First Sight: Gaetano Pesce

Ciao a Tutti!!

oggi riprendo a scrivere nel blog, dopo una lunghissima pausa, dovuta anche a qualche problemino di salute... ebbene si, l'influenza si stava trovando così bene a casa mia che non voleva andarsene più!!

Oggi volevo parlare di un designer italiano di immenso spessore, un uomo che ha attraversato 50 anni della storia del design e che riesce sempre a stupire con la sua estrosa inventiva ed originalità: Gaetano Pesce.

Gaetano Pesce nasce nel 1939 a La Spezia. Dopo aver abitato a Venezia, dove si è laureato in architettura e industrial design, Londra, Helsinki e Parigi, si trasferisce a New York nel 1980 dove tutt'ora vive.
In oltre cinquan'anni di attività ha sviluppato innumerevoli progetti in campo architettonico, di pianificazione urbana, di design d'interni, design del mobile e del complemento e sperimentazioni sull'uso, in particolare, delle materie plastiche. I suoi lavori si distinguono sempre per l'uso illimitato del colore e l'utilizzo ostinato di materiali rivoluzionari, sviluppati grazie alle nuove tecnologie. Negli anni ’60 crea la serie UP che ottiene un enorme successo: in particolare Up 5, che è rappresentata da una poltrona incatenata al suo pouf,  è stato il primo prodotto industriale portatore di un messaggio politico, una denuncia sullo status della donna, quasi sempre ai margini della vita politica e sociale. Ben dopo l'anno 2000 Pesce, parlando del concetto di questa sua creazione, sosterrà quanto il tema sia ancora attuale in certi paesi del mondo. Nel 2000 la B&B Italia decide di riproporre in chiave moderna l'intera serie di poltrone. Nel 2010 ha creato per Cassina Sessantuna, un'opera composta da sessantuno tavoli che, riuniti insieme, formano la figura del caratteristico stivale, per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia.

Insegna per 28 anni all’Institut d’Architecture et d’Etudes Urbaines di Strasburgo e tiene lezioni nei più importanti istituti culturali e nelle più rinomate università del mondo. Le sue opere multidisciplinari sono parte delle collezioni permanenti del MoMa e del Metropolitan Museum di New York, del Victoria and Albert Museum di Londra, del Centre Pompidou di Parigi, del tedesco Vitra Design Museum e del Montreal Museum of Art, come di altri musei in Giappone, Portogallo e Finlandia. Tra le mostre più' celebri di Pesce, la presenza alla leggendaria "Italy: the new domestic landscape" nel 1972 al MoMa, la retrospettiva sulla sua carriera intitolata "Gaetano Pesce: le temps des questions" al Centre Pompidou di Parigi nel 1996, la mostra alla Triennale di Milano nel 2005, "Gaetano Pesce: il rumore del tempo". Pesce e' inoltre stato insignito di numerosi premi.


Fermo sostenitore che spesso le scuole di design siano legate al passato e alla tradizione, e all’uso di materiali non attuali, dice: "Sono convinto che un'innovazione sia perpetrata attraverso tre mezzi: l'innovazione del linguaggio, l'innovazione tecnica e l'utilizzo di nuovi materiali. Nel momento in cui questi tre fattori sono rispettati, l'innovazione esiste. Inoltre, un creatore, per essere sincero, deve esprimersi coi materiali del suo tempo”.


2 commenti:

  1. Ciao Liz, scusa il ritardo!! l'anno scorso al Salone di Milano mi sono lasciata sprofondare sul divano Giullare... morbidosissimoooo!!! Baciottone!

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