martedì 31 gennaio 2012

Love at the First Sight: Piero e Barnaba Fornasetti

Piero Fornasetti
La storia inizia con Piero Fornasetti, pittore, scultore, decoratore d’interni, stampatore di libri d’arte e creatore di oltre undicimila oggetti. Per la varietà dei decori, la produzione di Fornasetti è considerata una delle più vaste del XX secolo.

Celebrato come uno dei talenti più originali e creativi del Novecento, durante la sua carriera Fornasetti ha dato vita a un linguaggio di immagini immediatamente riconoscibile e sempre nuovo ed affascinante, magico, vivido, saturo di colore, spirito ed umorismo.

Piero Fornasetti nasce a Milano nel 1913 da una famiglia benestante e agiata e questa favorevole situazione e contesto gli permisero di iscriversi e frequentare l’Accademia di Belle Arti di Brera per studiare disegno, scuola dalla quale però venne espulso per insubordinazione  due anni più tardi; si iscriverà poi alla Scuola Superiore d’Arti Applicate, dove poté far finalmente emergere tutta la sua fantasia e creatività, applicata al design di interni.

Nel 1933 espose le sue prime tele in una mostra di lavori di studenti all’Università di Milano e nello stesso stesso anno,  espose anche alla Triennale di Milano una serie di foulard in seta stampata.  All’interno di quest’ambiente intensamente intriso d'arte conobbe Gio Ponti col quale avviò una pluridecennale collaborazione, grazie alla quale poterono ideare oggetti bellissimi ed arredare case prestigiose, uffici, negozi e  persino le cabine di prima classe e la Suite Zodiac della celeberrima nave Andrea Doria, utilizzata dell’elité e dai divi di allora nella tratta Genova-New York.

Il periodo che va dal 1940 al 1958 fu molto fecondo: Fornasetti si dedicò alla realizzazione di litografie e manifesti per riviste e manifestazioni teatrali, eseguì gli affreschi di Palazzo Bo a Padova, decorò gli interni del Casinò di San Remo e realizzò la “Stanza Metafisica”: trentadue pannelli decorativi componibili a formare un ambiente. Nel 1970 è a capo della direzione della galleria dei Bibliofili all’interno della quale espone le sue opere, affiancandole a quelle di artisti contemporanei. Nel 1979 muore Gio Ponti, e Fornasetti  apre a Londra il negozio “Tema e Variazioni”, attirando attenzione e interesse anche oltre la Manica.
All´inizio dell´anno 1987 avvia il primo progetto, in collaborazione con Patrick Mauries, di un libro su tutte le opere di Fornasetti e che ricostruisce il suo percorso artistico, ma nel  1988 Piero Fornasetti purtroppo muore a Milano nel corso di un piccolo intervento ospedaliero.

Da circa venti anni Pietro Fornasetti non c’è più, ma a ricordare la sua memoria e le sue opere ci pensa il figlio Barnaba, che continua la produzione dei famosi oggetti. Dall’archivio di Piero Fornasetti è emersa una varietà stupefacente di decori, di saperi artigianali e di tecniche di produzione che hanno permesso ad aziende licenziatarie la riproduzione di alcuni oggetti. E´ cosí che lo straordinario linguaggio visivo di Fornasetti continua ancora oggi a sorprendere, più che mai forte e vitale.

Dal punto di vista artistico le sue opere partono dallo studio e dall’ispirazione dei “grandi” dell’arte, da Giotto, a Piero della Francesca, delle pitture pompeiane, degli affreschi rinascimentali e della pittura metafisica. Grazie alle sue frequentazioni milanesi coi grandi del design dell’epoca, Gio Ponti in primis, si confronta e acquisisce nuove ispirazioni, che passano dal surrealismo, alla cultura dei classici, al japanisme.
Tema e Variazioni Fornasetti
I temi più ricorrenti sono il sole, le carte da gioco, gli arlecchini, le mani, gli autoritratti. Ma il più famoso è quello che ha dato a Fornasetti lo spunto per coniare il titolo “Tema e Variazioni”: il volto di una donna, la cantante lirica Lina Cavalieri.
Piero Fornasetti trovò questo volto, oggi diventato icona, sfogliando una rivista francese del secolo XIX°, e ne rimase affascinato. Facendone al tempo stesso una musa e un motivo ricorrente, Fornasetti nel corso della sua carriera artistica ritornerà costantemente a questo volto, di cui si contano più di 350 variazioni.
Come ha spiegato lo stesso Piero, il volto di Lina Cavalieri è un vero e proprio archetipo: la quintessenza di un´immagine di bellezza classica, come una statua greca, ed enigmatica come la Gioconda, ma allo stesso tempo modulabile e plasmabile secondo la fantasia di Fornasetti.

La sua arte è soprattutto concentrata sulla casa, che ne esce in modo assolutamente personalizzato, basti pensare che iniziò a “vestire” la casa paterna di Città Studi a Milano, fin dalla giovane età, quando decise di personalizzare la sua camera da letto con macchine volanti e mongolfiere, per poi estendere gli affreschi anche al resto delle stanze con trompe d’oeil e finestre disegnate sulle pareti, quasi a aprire nuovi ponti di comunicazione con il resto del mondo.

L’arredo  è,  per Fornasetti, un mondo fantastico e al contempo rigorosamente funzionale grazie anche alla collaborazione con Ponti, ma anche con Giancarlo Parogli, il suo fedelissimo artigiano, che lo aiuta per la creazione artistica dei famosi trumeau, sedie, tavoli, sgabelli, armadi, spesso meravigliosamente laccati, e ancora portariviste, secchielli e portaombrelli.

Basti pensare, ad esempio, alla famosissima “Sedia Sole”, che rappresenta il frutto di una notevole crescita professionale, poiché oltre alla creatività del soggetto “Sole”, vi è alla base un vero e proprio studio della materia legno impiegata per la costruzione della sedia. Fornasetti progetta, grazie alla sua esperienza collaborativa con Ponti, la scocca di legno costituita da tanti strati curvati a caldo, fino a ottenere una forma assolutamente ergonomica e originale. La sedia Sole, rappresenta una vera e propria icona non solo per il soggetto caratteristico e tipico scelto, ma anche per lo studio che ne ha permesso l’ideazione.

Qui sotto alcune immagini di appartamenti privati arredati da Fornasetti.
 

Non sono meravigliose queste stanze? Mi rendo conto di aver fatto un post lunghissimo, scusate, ma adoro troppo la creatività di Fornasetti!!! J
Ciao, a presto,
Marta


8 commenti:

  1. Lungo ma molto interessante...mi è piaciuto! :)
    guardando le foto degli appartamenti, devo dire che la seconda casa è quella che mi piace più di tutte e si avvicina di più al mio gusto!
    Cmq Fornasetti era un grande artista a 360°!

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  2. Bello, bello bellissimo!
    Mi piace lui, mi piacciono le sue opere e mi piace il tuo post!!!

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    1. Grazie LAA, ho scritto ieri il post ero così contenta di dedicarlo a Fornasetti... ero arrivata a tre pagine A4, che ho dovuto accorciare tantissimo, ma non potevo ridurlo più di così... bacione ♥

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  3. Risposte
    1. Grazie Liz, troppo buona! Anche tu sei bravissima! Ti abbraccio forte ♥

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  4. Che bel post Marta, mi fai ripassare un po' di nozioni base!! Grazie!

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    1. Grazie mille! L'ho proprio vissuto con passione questo post! un abbraccioe

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